Mestre. Come tutti i “Big Five” anche lui aveva creduto sin dall’inizio sulla bontà del progetto “fusione”, essendo stato uno degli artefici del sogno.
Per questo le soddisfazioni per i risultati ottenuti sino a ora e per il livello raggiunto dalla prima squadra, lo fanno sorridere e gioire, lui, uno tra i primi tifosi del MestreFenice
“Abbiamo vissuto con serenità questa attesa e ci siamo goduti tutti i momenti che hanno preceduto la partita con Mantova.” Le parole del vice presidente Federico Celin.
“I ragazzi si sono preparati bene, con un bellissimo allenamento congiunto con Giorgione dove hanno potuto ruotare tutti. Sono in salute, con Bebetinho che sta mettendo ancora benzina nel suo serbatoio per arrivare carico alla partita.
Ma comunque vada possiamo dire che come Prima Squadra abbiamo fatto un’ottima stagione, come eccezionale è quella dei ragazzi della Next Gen, che hanno conquistato Coppa e Promozione e hanno dato una grande soddisfazione sia alla società, ma anche ai giocatori con cui si allenano. Perché a rotazione vengono chiamati in Prima, Franceschini, Guariento, Geremia Bui, Schiavinato, Franzoi, i quali ricevono i consigli dei compagni più esperti.
Alla finale play off erano presenti in tanti del roster di Mastrogiovanni e Vecchiato, e spero che questo sia servito per dare loro la carica giusta.”
Insomma merito dei ragazzi, ma anche di una neonata società che sta mettendo le basi per il futuro.
“Stiamo lavorando bene. Non dimentichiamoci che abbiamo appena conquistato il titolo regionale dell’under15. La 17 è incappata in una partita non ai suoi livelli, mentre la 19 è in piena corsa per il titolo.
Come società, quindi, non possiamo che essere stracontenti sia per come stiamo lavorando, sia per il futuro. E se a Mantova non dovesse andare per il meglio, dal giorno dopo saremo pronti per recuperare i punti di distacco o in ottica play off. Comunque pronti per andare avanti con la programmazione.
Non era nei nostri progetti andare subito in A, ma visto che siamo qui in alto giochiamocela. Ma senza nessun assillo. C’è una normale pressione perché stai gareggiando con squadre forti. Ma nessuna preoccupazione perché potremmo rischiare, in caso di sconfitta, un qualche fallimento. Non potrà mai essere così, visto con quali obiettivi eravamo partiti e che abbiamo già abbondantemente raggiunti.”
